studenti e stagisti: quando l'attività didattica si intreccia con la ricerca

Nella realizzazione della ricerca hanno collaborato gli studenti del corso di Economia e istituzioni dei distretti industriali, Laurea in Economia e marketing internazionale: Davide Malpighi, Angelica Mattioli, Giulia Osele, Francesca Pastorelli, Barbara Peluso, Gianluca Picariello, Martina Rondoni, Giovanna Salemi, Silvia Serventi, Aidie Tignyemb, Luca Toccaceli, Francesca Vassallo, Aneta Witek, Francesco Zanichelli.

Gli studenti, in stage sul progetto, Riccardo Baroni, Matteo Botti, Flavia Marinelli, Valentina Napoli, Luca Onfiani, Riccardo Vecchi hanno coordinato gli studenti nella raccolta della documentazione e  realizzato alcune delle interviste.

 

Le attività

Oltre alle attività di studio individuale sui temi dell’insegnamento Economia e Istituzioni dei Distretti Industriali e alla preparazione della relazione sul contesto produttivo e di mercato in cui si colloca l’impresa, gli studenti apprenderanno anche dalla realizzazione dell’intervista, di cui cureranno l’organizzazione, la raccolta delle informazioni nel questionario, l’immissione delle informazioni nel database on line, la trascrizione della discussione con gli intervistati e la redazione di report per ogni impresa intervistata, relativo alla discussione di temi di rilievo non presenti nel questionario e alla elaborazione di alcuni dati prodotti  nel lavoro in team. L’analisi sul tema dei servizi sarà oggetto di approfondimento con esperti.

Ogni gruppo di studenti collaborerà nella messa a punto dei materiali informativi in tutte le fasi del progetto (anche con documentazione on line nel sito www.metalnet.unimore.it e per la documentazione da utilizzare nella mostra). Gli studenti si impegnano a informare il docente di eventuali difficoltà nella realizzazione delle interviste.

Il team redigerà un breve verbale del lavoro di gruppo (data e durata dell’incontro, temi affrontati, decisioni prese e valutazione degli esiti delle loro scelte). Ogni team presenterà in aula i risultati del progetto realizzato.

All’inizio e al termine del progetto ogni studente fornirà, su un apposito modulo on line con poche domande, feedback, al fine di migliorare in futuro la preparazione degli studenti e la realizzazione di analoghi progetti.

Riferimenti teorici. La base analitica è costituita dai riferimenti teorici presentati nel materiale didattico del corso di Economia e istituzioni dei distretti industriali e dai lavori di ricerca sull’industria meccanica prodotti nel progetto METALnet (disponibili on line nel sito web www.metanet.unimore.it).

Il questionario. È stato utilizzato un questionario a domande chiuse e aperte come nelle indagini METALnet, oltre a domande sul tema dei servizi innovativi per le imprese manifatturiere. Nel corso dell’intervista sono anche analizzate la storia dell’impresa e le sue relazioni con fornitori e clienti, e le relazioni nelle reti di imprese.

Il campione. Le imprese oggetto di analisi sono, ad oggi, 16 imprese che hanno aderito al progetto su segnalazione delle associazioni e di Fondazione Democenter. Operano nella progettazione e produzione di prodotti finiti, componenti, semilavorati. Queste imprese si sono poste l’obiettivo di contribuire alla sostenibilità alimentare nella prospettiva discussa dalla “Carta di Milano”. Le filiere prese in esame sono quelle in cui si producono macchine per l’agricoltura e per le trasformazioni agroalimentari.

Le interviste. Le interviste (realizzate nei mesi di marzo-maggio 2015) sono state condotte, presso le imprese, da gruppi di studenti. Ogni gruppo ha organizzato la visita. In media hanno richiesto un impegno di circa due-tre ore presso l’impresa, inclusa la visita dello stabilimento. Nel corso dell’intervista è stato possibile acquisire una conoscenza generale delle fasi del processo di produzione e dell’organizza-zione del lavoro. Le imprese mettono a disposizione video e materiale divulgativo per far conoscere quali tecnologie vengono impiegate nella progettazione e produzione di macchinari e impianti per l’agricoltura e per l’agro-alimentare.
Completato il lavoro di gruppo, gli studenti consegneranno alla responsabile del progetto le trascrizioni validate dalle imprese intervistate, la specifica documentazione raccolta e i questionario cartacei compilati.

Una relazione su ogni impresa. La relazione su dati censuari e sui dati dell’Atlas of Economic Complexity integreranno il quadro di analisi su ogni impresa che collabora al progetto. Una sezione specifica tratterà il tema dei servizi innovativi.

Trattamento dei dati. Le informazioni raccolte nel corso delle interviste saranno custodite dalla responsabile della ricerca e non verranno cedute a terzi.

“Diario di viaggio”. La raccolta, la catalogazione e analisi comparata di pezzi per il “diario di viaggio” è un’occasione di riflessione su materiali, tecnologie, competenze, modelli organizzativi, luoghi di produzione, settori e mercati di sbocco. Queste considerazioni fanno parte integrante della relazione. I pezzi del diario di viaggio, così come video e immagini saranno parte della mostra “Quale meccanica per nutrire il pianeta”. La documentazione in formato digitale è la base informativa della mostra virtuale.
Per la realizzazione della mostra virtuale ci si avvarrà della collaborazione di Maria Teresa Natale Athena+ (Ministero Beni Culturali ICCU) e di Elisabetta Zironi e Giulia Piscitelli e del dr. Francesco Guerra (UniMORE).

Il contributo degli stagisti

Oltre ai docenti del corso, il progetto prevede la partecipazione di studenti in stage che, oltre ai compiti assegnati agli studenti del corso, hanno anche compiti di coordinamento, verifica del buon funzionamento, e ricerca e applicazione di soluzione a specifici problemi. Gli studenti in stage collaboreranno nella realizzazione delle interviste e della mostra, anche di quella virtuale.

La formazione degli studenti in stage viene condotta dalla responsabile del progetto.

Vantaggi per gli studenti e gli stagisti

Il vantaggio di questo progetto per gli studenti verte su tre punti fondamentali. Innanzi tutto, permettere di confrontarsi con la realtà produttiva e la dimensione lavorativa interna alle imprese, visitando da vicino gli ambienti e i luoghi di ideazione, progettazione, produzione. In secondo luogo, il lavoro in gruppo permette di interagire tra pari, scambiando opinioni, correggendo e revisionando i questionari dei compagni e ragionando assieme sui risultati. Infine, si auspica una maggiore responsabilizzazione come esito della realizzazione del progetto e della presentazione dei risultati ottenuti al termine dell’attività di ricerca.